venerdì 31 maggio 2013

Take a Photo in London ;)

Nel mese di aprile con la scuola ho avuto il grandissimo piacere di visitare la città di Londra. Uno splendore!
Ho trascorso solo quattro giorni. Girare in fretta e furia la città londinese mezza bloccata per le sue manifestazioni è sinceramente stato abbastanza stancante, ma molto interessante e soddisfacente. 
Londra è una città movimentata, piena di gente proveniente da tutto il mondo, ma particolarmente elegante ed ordinata in qualsiasi contesto (persino ad esempio nella metropolitana, dove si creano due file sulle scale per lasciare il posto alla gente che va di fretta). 
Ho fatto parecchie foto ed ho scelto quelle che mi sono piaciute di più per crearvi una piccola serie fotografica qui sul mio blog : la prima foto mostra un angolo della piazza che incornicia la National Gallery, nella seconda foto è immortalata la facciata di Westminster, la terza foto è una veduta dalla fine del Millenium Bridge dove in lontananza si può scorgere Saint Paul, la quarta fotografia mostra il famosissimo Big ben e l'ultima foto vi saluta con una veduta della tipica Londra cittadina... taxi, edifici e un bar della Starbucks ;)










domenica 17 marzo 2013

2 anni senza facebook, 1 anno di blog.

Cari lettori, 
due anni fa io presi una delle decisioni più importanti, quella di staccarmi dal social network più diffuso in tutto il mondo. Ve ne parlo scrivendovi senza neanche fare una bozza su word di quello che voglio pubblicare, perché voglio essere molto diretta, in modo tale che voi possiate sentirmi più vicina al vostro mondo nonostante il ferreo anonimato che da un anno sto preservando. 

é un giorno di festa per me oggi: due anni senza facebook, domani un anno da blogger. 

La mia strada procede, sempre più interessante e sempre più pura. Sono contenta di me stessa come lo ero due anni fa per aver avuto quella determinazione giusta per procedere coraggiosamente in solitudine dal mondo virtuale la mia vita. Recentemente ho dovuto per motivi logici riattivarmi per pochi giorni sul mio profilo facebook: dovevo inviare delle foto a circa cinquanta persone e, avendole tutte su quel programma, le ho logicamente caricate una volta per tutti lì senza farmi troppi problemi. Ad ogni modo, per quel poco tempo in cui sono dovuta rimanere connessa, ho riscontrato fortemente la sensazione di non appartenenza, di spaesamento. Io non riesco proprio a stare lì, capisco chiaramente ormai che quello non è il mio posto. 
Ormai la mia mente ha rimosso quel programma completamente, come se non fosse mai esistito. Sia chiaro però, non ha rimosso né gli amici né i ricordi -positivi e negativi- legati ad essi. Attraverso questo distaccamento ho compreso tutta la mia realtà. Gli amici che non si sono fatti sentire diversamente (pochi) beh, ho capito senza troppe difficoltà che stavano mentendo. Gli amici invece che sono rimasti, se non quando si sono fatti sentire ancora di più proprio per questo motivo, si sono invece guadagnati il mio affetto più sincero. Questa disattivazione ha quindi per me giovato anche per il fatto di aver finalmente collocato nella giusta considerazione le persone che mi erano circostanti. 
Sono stati due anni di scoperte, di rinnovamenti, di valori autentici e di sincerità. 
é stato un biennio di delusioni, in tutte le vite del resto ce ne sono, ma anche e soprattutto di soddisfazioni assolutamente imprevedibili, come per i miei amici quella sera la mia scelta. 
Sono forse un caso unico, uno dei primi che ha deciso di procedere la sua vita distaccandosi da facebook. Sono contenta di aver visto dopo di me altra gente far ugualmente, ma il mio gesto non ha niente di ribelle.

La vita vera è meravigliosa, pur con le sue schiette prove a cui ti sottopone, pur con le mille delusioni che ti fa incontrare. La vita vera è bella perché è quella più chiara da prendere in considerazione per comprendere chi si è veramente. La vita vera, l'unica che mi rimane, è e sarà sempre la migliore. Sarà sempre l'unica meritevole di essere vissuta completamente. 

Times Like These - The Foo Fighters : 


  http://www.youtube.com/watch?v=fyoeJr6ZcPM



domenica 24 febbraio 2013

Foto Venezia

Il 3 febbraio da poco passato l'ho trascorso a Venezia, con delle mie amiche, andando in giornata prendendo un pullman con partenza alle 6 del mattino. Si tratta di un'esperienza che ho già sperimentato almeno un paio di volte nella mia vita ed il risultato è sempre lo stesso: un gran senso di fascino e bellezza verso quella città a filo d'acqua, un'ammirazione profonda verso la compostezza del suo carnevale nonostante i numerosi visitatori ed un piccolo sogno, che feci per davvero un anno fa in uno dei miei dormiveglia, di vivere in quel luogo nell'età comunale. 

Venezia è una città che ammiro tantissimo. 
Rappresenta la città in cui, in quanto compositrice, faccio sempre riferimento come luogo ideale per trarne ispirazione. Rappresenta la città in cui sognerei vivere, se non ci fossero limiti effettivi di scomodità. 

Non ho resistito a portare con me la mia macchina fotografica per immortalare alcuni splendori di quella città...









dei sognatori,
dei commercianti,
dei pescherecci,
delle mille maschere,
degli studenti ancora insicuri sul loro futuro,
della gente che vorrebbe tornare al passato,
di chi dal passato non riesce a sradicarsi,
città di mille canali, gondole e nobili note,
luogo che rimane nel cuore di chi la vede, come a chi essa da diceria popolare è legata...
...gli innamorati. 



sabato 12 gennaio 2013

INTERVISTA ad Elsiar: il ragazzo poeta.


A che età più o meno hai iniziato a scrivere poesie? Quando ti è sorto questo interesse?
L’interesse mi è sorto in quarta elementare, leggendo le poesie di Carducci.

Cos'è la poesia? Vista con gli occhi da studente e da scrittore.
Vista con gli occhi da studente è un insieme di versi in strofe, rime e figure retoriche vincolate da pesanti regole che si auto-impone il poeta.
Come scrittore, essendo la mia poesia libera da schemi di ogni genere, è il modo per esprimere ciò che penso a un me interlocutore, liberandomi dal peso che questi pensieri mi creano.

È un concetto bellissimo, che praticamente tutti quelli che creano un’opera (soprattutto contemporanea) capiscono… quindi, non ti poni assolutamente il problema di inserire le figure retoriche? Scrivi dunque semplicemente di getto?
Le figure retoriche le inserisco solo perché l’io dice di inserirle, ma non mi lego a uno schema imposto da quelle. Le metto anche per un concetto quasi eracliteo.
Tutto scorre…
Si, scrivo di getto. Non ho mai una brutta copia, scrivo quando ne sento la necessità.

Hai un particolare ambiente o condizione che ti ispira più di altre in questo?
La sera, il buio, magari anche delle nottate uggiose, ma indispensabile è per me la solitudine.

Solitudine che aiuta a guardarsi nell'animo, l’unico compagno che in quel momento ci rimane…  
 A me ad ogni modo rimane anche la ragione, quella non mi abbandonerà mai, anche perché non potrei scrivere altrimenti.

Alcuni ritengono che questa sensazione di solitudine si possa riscontrare anche quando ci troviamo in un luogo troppo affollato, come a Milano per esempio ( o anche quando scoppiano risse), dove si è soli a dover affrontare il mondo circostante… ti capita di sentirti improvvisamente “solo” in questo senso?
No, mai. So sempre  che ci saranno i miei amici a sostenermi. Spesso loro ti sostengono anche se sei nel torto marcio e se vedono che deragli ti avvisano e frenano adeguatamente. Ti sostengono sempre (i veri amici), sta a te non approfittarne.

Ti ispira anche l’idea di scrivere un libro in futuro?
Lo sto già scrivendo.

Chi è il tuo poeta preferito? E scrittore?
Poeta Carducci, essendo quello che mi ha fatto iniziare, o D’annunzio.
Scrittore, beh, sicuramente Licia Troisi. Ultimamente però mi sto interessando molto anche a Pansa. Il poeta e scrittore per eccellenza resta senza dubbio Dante, anche se abbiamo stili differenti.

Film e libri invece? Se esce un film su un libro preferisci prima aver letto il libro o viceversa?
Film preferiti quelli del grande Totò, per quanto riguarda i libri adoro il fantasy.
Preferisco prima leggere il libro su cui poi faranno il film, dato che solitamente è anche sempre migliore. Purtroppo quasi mai si ha il tempo per poterlo fare tranquillamente, con tutta una serie di altri libri da leggere che ti impone la scuola.

Per concludere in bellezza ora rispondi anche a questa domanda: Piatto preferito?
Evviva le bistecche! 

Colgo l'occasione per ringraziare Elsiar, studente in prima liceo classico, per la sua grande disponibilità ed apertura nel partecipare a quest'intervista.  Lui è un grande estimatore di Fabrizio De André, considerandolo pienamente un "poeta" per quanto riguarda i cantautori italiani. Concludo così il tutto inserendo una traccia-discorso dello stesso De André, che riflette ed elogia la solitudine, affrontata precedentemente con Elsiar nella nostra conclusa intervista.