Volevo partire con un argomento allegro ma l’accadere di certi fatti mi ha fatto cambiare programma. Non si può d’altronde ignorare degli avvenimenti di un certo spessore, vi prometto però che la prossima volta ci sarà un post sul divertente in cui scoprirete un altro mio interesse.
In questa settimana ho avuto la notizia della scomparsa da questa vita terrena di tre persone. La prima (ordine decrescente per affettività) è il più giovane fratello di mio nonno, persona che non ho visto moltissimo nel corso della mia vita ma di cui ricordo un grande carisma. Devo notare che passata la botta dolorosa per la scomparsa di mio nonno avvenuta un anno e mezzo fa, per gradi di parentela minori come avviene in questo caso non soffro più tanto. La tristezza per mio nonno è stata talmente grande che penso per comparazione diminuisca le altre. La seconda notizia è stata la scomparsa del nonno di un mio amico carissimo e purtroppo lontano. Il pensiero mi ha fatto stare malissimo. Pensare al mio amico soffrire come ho sofferto io e sapere di non poterlo consolare in un mondo che non sia virtuale mi ha seriamente turbata. La distanza, è sempre quella maledetta ad essermi contro. La terza notizia, avuta da cronaca locale, è stata quella della scomparsa di un bambino di nove anni per leucemia. È proprio una tristezza. Penso ai genitori, al dolore terribile provato e alla vita di questo bambino, volata via in neanche un decennio.
C’è chi sostiene che in certi casi sia meglio morire subito prima di iniziare la sofferenza fisica. Io sinceramente non la vedo così. Se non per casi estremi in cui realmente c’è una sofferenza enorme fisica, io penso che la vita vada vissuta fino alla fine. Il pensiero del tempo che posso avere in più per stare con le persone a me più care mi porta a vederla così. La sofferenza fisica poi non è nulla in confronto a quella morale di non poter più avere vicino chi amo. Voi come vedete la faccenda? Pensante che sia meglio finirla subito o soffrire un pochino ma stare di più con i cari?
Forse con questa visione sembro troppo attaccata alla vita terrena, in realtà sono molto credente. Nessuno però ci può dare la conferma di ritrovare gli affetti di là e specialmente dopo quanto tempo, quindi questa mia visione è comprensibile.
Ovviamente l’accompagnamento musicale di questo post è Chopin, quel romantico acchiappa sentimenti senza pari.
Buona Settimana e al prossimo post !
Bè, diciamo che in parte hai ragione. Perdere i propri cari è il dolore più grande, ma se si sa che si è destinati a morire e a lasciarli comunque, perchè soffrire? Perchè aggrapparsi a quel poco di vita che ci rimane? Non ha molto senso: se soffri sei troppo preso dal dolore per godere della presenza dei tuoi cari e desideri solo morire e farla finita. Ed è giusto così. O almeno questo è il mio pensiero.
RispondiEliminaFelice di aver trovato il tuo blog! :):) E comunque hai fatto bene a non ignorare ciò che ti è accaduto: i blog sono diari personali dove si appuntano le proprie emozioni ed esperienze, anche quelle brutte.
Ah, posso arti un consiglio da blogger a blogger? Inserisci l'elenco dei membri del tuo blog, così da tenerli sotto controllo e da invogliare gli altri a seguirti! E togli la parola password: non l'azzecco mai! ;) Un bacio <3
RispondiEliminaGrazie per i consigli:) l'elenco dei lettori fissi sono riuscita a metterlo. La parola password sarebbe lo specchietto "sei un robot"? Sinceramente non saprei come toglierlo...xD
EliminaVai su design, su impostazioni, post e commenti, mostra test di verifica, no
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