I giorni appena passati hanno
inghiottito il mio tempo libero snervandomi ma dandomi anche qualche
soddisfazione. Scusatemi se sono stata un po’ più assente del solito da questa
pagina. Per rimediare vi racconterò di alcuni di questi particolari giorni nei
momenti più importanti.
Domenica 20/05
È arrivato il giorno fatidico del
concerto. Questa data-20/05- è segnata sul calendario con tre sottolineature da
almeno quattro mesi. Tocca a me, quello che hanno appena detto è il mio nome.
Entro, devo dare l’attacco, sono la prima voce solista. Qualcuno tra il
pubblico sorride, i bellissimi affreschi dell’auditorium mi circondano. Inizio,
penso di essere da sola, il pubblico non esiste.
Le note scorrono veloci, il mio
dito preme contro il flauto per scaricare la tensione, mi verrà il mio solito
callo ma sarà il solito di cui ne andrò fiera. Voglio che la felicità invada il
mondo, voglio che le tristezze cessino, voglio libertà. La musica mi aiuta. La
melodia è fresca, esprime tanta spensieratezza, si tratta di un allegro tratto
dalla sonata in sol maggiore del barocco Sammartini. È arrivato il momento
della scala alta, quella che secondo me faccio sempre in un modo poco
comunicativo, quella che temo più di tutte ma che amo per note e melodia.
Stacco tutte le note che devo staccare, le scandisco il più possibile, lego i
suoni che devo legare e conferisco volume al suono con tutto il mio sentimento.
È fatta, la scala come mai prima d’ora è venuta perfettamente. Una corrente di
benessere mi invade, sono felicissima. Un applauso, poi un coro fragoroso di
applausi, sorrisi , complimenti. È fatta!
Martedì 22/05
È il mio compleanno, ora ho un
anno in più! Mi sveglio con la piena consapevolezza dello scorrere del tempo,
degli avvenimenti che mi hanno fatta crescere. Penso alle persone che mi vogliono bene e che ci
sono sempre state, ma anche a quelle che probabilmente non mi sentono così
vicina come credo e che mi stanno accanto in certi momenti giusto per fare i
fantocci. Poco importa però quest’ultima gentaglia con tutto il resto. Provo
gioia per tutto il giorno, con le mie amiche e con una parte della mia famiglia
festeggio, sono felicissima di essere nata quel dì. Arrivano poi gli auguri, quelli
fatti da quella persona meravigliosa che stimo immensamente per come vive ogni
giorno la quotidianità. Gioia, pura gioia è il sentimento che mi culla per
tutte le ventiquattro ore. Vita, sei la cosa più bella.
Venerdì 25/05
Domani avrò tre verifiche:
storia, biologia, chimica. Miseria nera, perché ogni anno a maggio ci deve
sempre essere un ammasso di verifiche e i prof non riescono a mettersi
d’accordo affinché questo non avvenga?
Dopo sei ore scolastiche e dopo
aver mangiato mi metto subito al lavoro sul tavolo rotondo della cucina. Leggo,
sottolineo, prendo appunti, memorizzo, faccio schemi, ripeto, ripeto altre
volte, tiro delle righe sotto le parole, non mangio, lascio che il tempo
scorra, non apro la porta, sto ancora studiando. Studio, studio, studio. Il mio
braccio si muove di continuo da sinistra a destra con una matita in mano. Ho
finito, sono stravolta , è mezzanotte e tredici. Mi alzo dal tavolo, mi sento
debolissima, mi fa male la testa, è da tutta la settimana che vado avanti così, fortunatamente ogni risultato appaga. Vado a sciacquarmi il viso per
rinfrescarmi ma mentre cammino sento le braccia tirare e bruciare. Giro le
braccia verso lo specchio, ho i gomiti rossi e scorticati che bruciano. Da un
braccio esce anche del sangue. La mia compagna di scuola aveva ragione :<<lo
studio fa male (quando eccessivo)!>>. Prima di andare a riposarmi ascolto
una canzone, mi mette carica, mi solleva. La musica è come una migliore amica:
mi sostiene, mi fa riflettere, mi accompagna e mi rimette in pace l’anima.
Concludo il post con la canzone
della sera scorsa, la forte “this is why we fight” dei Decemberist.
Augurando agli studenti che il
9/06 arrivi il più presto possibile, un grosso saluto !
Ciao :)
RispondiEliminaE' relativamente poco che leggo il tuo blog, ma mi piace!
Faccio musica anch'io, suono la chitarra classica. E sì, suonare in pubblico è veramente meraviglioso (proprio settimana scorsa ne ho avuti 3 o 4, tra saggi e concerti).
Per caso la sonata in sol del Sammartini è originariamente per due flauti e due chitarre? Perché un paio d'anni fa mi è capitato di suonare con dei flauti una sonata di Sammartini, ed era proprio in sol maggiore!
In bocca al lupo per la fine dell'anno scolastico, anche io tra verifiche e impegni vari sto tribolando parecchio!
Un saluto ^^
Ciao MaryBlue, grazie per essere mia follower! :)
EliminaLa sonata di Sammartini è la numero III. Originariamente è un duetto di flauti con l'accompagnamento del clavicembalo. Non so se può essere quella che hai suonato tu, fanno sempre tante versioni. Io ero accompagnata da un altro flauto e dal pianoforte. Mi hanno chiesto se volevo il clavicembalo ma ho preferito il piano, dal suono più chiaro.
Grazie per l'in bocca al lupo, crepi!
Salutoni :)