mercoledì 9 maggio 2012

Un ciclone di musica e benessere racchiuso in un concerto di una serata


Venerdì sera sono riuscita ad andare in Piemonte per assistere al concerto che dava la band da me supportata fedelmente e fieramente da diversi anni.
 Per il mantenimento dell’anonimato di questo blog, perdonatemi se momentaneamente non indico per iscritto il nome del complesso, lo troverete comunque all’interno delle foto in coda a questo post. Ho voglia di condividere con voi una riflessione che ho fatto sulla mia mentalità mentre quelle note risuonavano all’interno del locale.
In questi anni di sostegno al gruppo tante cose sono cambiate: il carattere dei musicisti, la musica ora più matura, la quantità del pubblico ai concerti, ed io stessa in primis. Nei primi dieci minuti di concerto mi sono catapultata nel mezzo di questi pensieri malinconici, collegati alla rimembranza della lontananza di alcuni miei cari amici conosciuti attraverso i concerti di questo gruppo. Il pensiero del passato mi rattristava. Pensavo a me, spensierata vivevo le cose con più entusiasmo. Pensavo a tutto quello che mi mancava in quel momento, che avrei voluto al mio fianco e che forse non avrei mai più vissuto. Avrei voluto riavere tutto come una volta, quando ogni concerto era un’avventura che ti portava a fare una marea di amicizie e a divertirti al massimo.
Poi però mi sono guardata bene attorno, perché dovevo essere triste? Perché dovevo pensare al passato e permettere ai miei ricordi di inghiottire la possibilità di vivere pienamente il mio presente?
Ho così messo da parte i ricordi e pensato razionalmente a ciò che mi stava accadendo. Stavo cantando le canzoni che accompagnano la maggioranza delle mie giornate con i reali artefici di quei brani. Ero in prima fila, davanti a me c'erano loro con gli strumenti.
Neruda ha un’enorme ragione a dire che per godere del presente non bisogna legarsi alle speranze future, legate il più delle volte a delle mancanze passate.  “ bisogna cogliere la mela e gustarsela fischiettando” diceva con “l’ode al presente” nell’ultimo suo libro che ho letto.
Ho probabilmente vissuto il mio più bel concerto e sono stata travolta da un’ondata di serenità.
Se avete problemi con ricordi passati tristi che vi compromettono in un certo modo il vostro presente cercate di fermare quei pensieri. Cercate di pensare a ciò che avete e non a ciò che vi manca.

Salutoni !! :)




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